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Dal Pozzo Toscanelli, Paolo


A
stronomo, matematico, medico e geografo (Firenze, 1397 - ivi, 1482).
Uomo di grande ingegno si dedicò allo studio di tutte le branche della scienza allora conosciuta: astronomia, astrologia, matematiche, lingue classiche, medicina, geografia, mineralogia, agricoltura. Studiò prima all'università di Firenze, poi a Padova, dove conobbe Nicolò Cusano, di poco più giovane di lui. A Cusano si legò con una amicizia che durò tutta la vita. Insegnò a Filippo Brunelleschi i principi matematici essenziali, affinché potesse concretarsi il suo eccezionale ingegno architettonico.

Le sue opere scritte sono andate quasi interamente perdute, solamente ci è pervenuto il manoscritto Immensi labores et graves vigilie Pauli de Puteo Toscanello super mensura comete, probabilmente autografo, che contiene diverse carte celesti con le posizioni delle comete segnate in modo assai preciso per quell'epoca. Presso i suoi contemporanei godette di fama grandissima sicché molti poeti, e primo fra questi il Poliziano, ne esaltarono l'ingegno. Si dedicò alle industrie estrattive occupandosi delle miniere di Montecatini e Volterra. Nel 1468 costruì uno gnomone nella chiesa di Santa Maria del Fiore in Firenze, col quale riuscì a determinare l'obliquità dell'eclittica.

Nel campo della geografia si staccò dal pensiero dei suoi contemporanei ancora legati all'autorità della dottrina tolemaica; la cultura geografica di Toscanelli si basava sui volumi di cosmografia e astronomia, sulle carte che cominciavano a moltiplicarsi, non soltanto a Genova o Venezia, ma anche in Fiandra, in Germania, a Vienna; si basava anche sui racconti degli esploratori, missionari e agenti di affari, in particolare il Milione di Marco Polo; si basava infine sulle notizie direttamente raccolte dai viaggiatori del suo tempo. Fu amico di Nicolò Niccoli, che aveva raccolto preziosi esemplari di cartografia, fra cui, importante, un mappamondo.

È verosimile che siano state le vicende del mondo a spingere Toscanelli ad abbandonare la contemplazione degli astri e la matematica per intensificare le ricerche geografiche, che prima erano state solo un passatempo o una curiosità scientifica. La conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi segnò una svolta traumatica: sanciva l'avanzata dell'Islam, e il mondo cristiano si rimpiccioliva, proprio nel momento in cui emergeva l'esigenza di spazi sempre più ampi, di spazi nuovi. Toscanelli era scienziato, ma partecipava con la sua famiglia agli affari economici: e l'oggetto principale di questi affari era il traffico delle spezie dall'Asia, attraverso le terre dell'Oriente mediterraneo: le terre, appunto, che il turco aveva conquistato e stava conquistando. Un doppio interesse, scientifico-culturale ed economico-familiare, sospinge dunque Toscanelli a guardare ad occidente.

Nel 1474 espose in una lettera ad un ecclesiastico portoghese, Fernão Martins, l'opinione che la via più breve per raggiungere le Indie fosse quella attraverso l'Atlantico verso occidente. Di questo progetto fu certo a conoscenza Colombo, che probabilmente però aveva già pensato alla propria spedizione e che dal pensiero del Toscanelli trasse tuttavia conforto e fede a perseguire il suo intento.

La carta che Paolo Toscanelli ha spedito, nel 1474, al suo amico Fernão Martins è andata perduta, mentre la sola informazione rintracciabile nella lettera che ci permette di ricostruirla sono le asserzioni che navigando in direzione ovest da Lisbona, Quinsay in Mangi [Cina] sarebbe stata raggiunta dopo una navigazione di 26 "spazi" (della proiezione) o 130° di longitudine, e che la distanza tra Antilia e Zipangu [Giappone] ammontava a 50°. Le distanze sul globo di Behaim sono circa le stesse. Alcuni studiosi hanno concluso che Behaim abbia potuto copiare la carta di Toscanelli. Questo è piuttosto probabile, copia della carta e della lettera possono essere state spedita da Toscanelli al suo amico Regiomontano a Norimberga. Regiomontano ebbe frequenti colloqui a Roma con Toscanelli negli anni 1461 e 1463 e dai suoi scritti sappiamo che Toscanelli era considerato il più insigne matematico del suo tempo.

la carta di Toscanelli del 1474 a confronto con una carta moderna


Links:

The Catholic Encyclopedia